Intervista con Daniele Nonino
Dal 23 maggio il Congafi Artigianato Udine ha un nuovo presidente. Dopo otto anni Marino Piemonte ha passato il testimone a Daniele Nonino, già presidente del Comitato di garanzia del Congafi friulano. Vicepresidente rimane invece Carlo Tudech. Se Piemonte resterà nel Congafi guidando Cofart, spetta a Nonino il compito, certamente impegnativo, di tracciare la rotta del Congafi nel mare di Basilea 2 e nel nuovo sistema di intermediario finanziario 107 che si sta, poco alla volta, delineando. “La base mutualistica del Congafi artigianato Udine è sempre la stessa da quando è stato fondato 27 anni fa” – spiega il presidente Nonino che prosegue - : “Il primo problema del mondo artigiano è ancora l’accesso al credito e a noi spetta il compito di coprire la distanza tra le micro imprese ed il mondo del sistema bancario che è complesso e spesso lontano dalle esigenze dei soci del nostro Congafi”.Presidente Nonino, a proposito di grandi temi, Basilea 2 renderà più difficile l’accesso al credito per le imprese artigiane?“Per le imprese più solide che presentano buoni bilanci non dovrebbe cambiare nulla. Le imprese più piccole e quelle che presentano bilanci “problematici” rischiano invece di avere vita più difficile e le invitiamo perciò a contattarci per tempo”.Cosa fa il Congafi per le piccole imprese?“Per tutte le aziende socie, e quindi anche per le micro/problematiche, il Congafi interviene con l’assistenza finanziaria ed il peso della sua garanzia, quella di un Confidi Intermediario Finanziario di cui all’art.107 del Testo Unico Bancario, quale diverremo a breve”.Come prosegue la vicenda degli attesi regolamenti attuativi della Legge Confidi che vi permetteranno di fare questo ulteriore salto di qualità a soggetto vigilato da Banca d’Italia?“I regolamenti sono attesi per l’autunno, ormai ci siamo…”.Presidente Nonino, avete delle anticipazioni sui requisiti richiesti per diventare Intermediari Finanziari “107”?“Si. A tal proposito dovremmo essere l’unico Confidi del Friuli Venezia Giulia a possedere i limiti di patrimonio e di volumi di attività”.E per quanto riguarda il più generale ma non meno importante requisito organizzativo, della cosiddetta Governance?“Sappiamo che Banca d’Italia richiede Confidi molto organizzati e ci stiamo attrezzando per migliorarci, ma partiamo già da basi solide e contiamo su una struttura molto efficiente.Cosa intende con “basi solide” e “struttura efficiente”?“Che siamo ben organizzati. Nello specifico le basi solide sono date dalla certificazione di bilancio e della procedure di qualità che abbiamo ottenuto tra i primi in regione. Per struttura efficiente intendo invece che ci siamo attrezzati per il meglio con un ufficio fidi efficiente e rapido grazie a addetti e collaboratori specializzati e in numero tale che ogni nostro socio sia seguito passo passo”.La Regione spinge i Confidi ad aggregarsi. Cosa ne pensate? Avete novità?“Le novità legislative e di mercato indicano una soglia minima di valori ed efficienza vicina a quella che già possediamo. Siamo comunque aperti ad aggregazioni con forte riferimento al settore artigiano. Ad esempio con il Confidi Artigianato di Pordenone, il primo che ha dimostrato nei nostri riguardi un interesse per una futura collaborazione, abbiamo già avuto i primi contatti esplorativi”.In questo nuovo contesto come vede il rapporto con le Associazioni di Categoria artigiane?“Il Confidi è stato ideato dalle Associazioni di Categoria. Il rapporto è sempre strettissimo. Queste novità, che danno ancor più valore alla conoscenza del territorio, rendono ancora più vitale questa collaborazione”.Presidente Nonino, ci sono altre novità?“Stiamo lavorando per potenziare il rapporto e mettere in rete il Confidi con gli sportelli delle Associazioni che sono diffusi sul territorio”....e a che punto siete? “Partiremo in autunno con la nostra presenza test presso quattro zone. Nel 2007 si completerà la rete”.Può anticipare quali sono i comuni interessati?“Senz’altro. Sono posti ai quattro punti cardinali rispetto ad Udine: Cervignano, Codroipo, Manzano e Tolmezzo”.Con quale criterio avete scelto proprio questi comuni? Che senso ha la rete e quali vantaggi offre agli artigiani?”“Cervignano, Codroipo, Manzano e Tolmezzo strategicamente coprono tutta la provincia udinese. Per di più questi centri sono tra quelli in cui la presenza artigiana è più forte. Sul senso dell’iniziativa, con la rete il nostro Congafi esce dalla sua sede storica di Udine e si avvicina alle imprese. Se la vicinanza come mission con le aziende è un dato acquisito di Congafi Artigianato Udine, diminuire la distanza chilometrica è un servizio in più che offriamo così come l’orario continuato che è un segno di attenzione verso le esigenze dei soci che magari trovano un minuto libero solo nella pausa pranzo”.Altra novità è la Cofart Friuli srl, società che aiuta l’impresa ad ottenere i prestiti agevolati. Su questo progetto state investendo molte risorse, è importante per voi?“Ci crediamo moltissimo. È amaro vedere ridursi l’utilizzo delle linee agevolate, per le quali tanto si sono impegnate le Associazioni di Categoria. Alcuni aspetti procedurali e forse anche una certa “disaffezione” delle banche non locali creano qualche difficoltà”.Semplificando al massimo: Cofart perché serve agli artigiani?“Perché Cofart sta dalla loro parte. Con la scelta del finanziamento agevolato più vantaggioso e, soprattutto, con la compilazione della domanda e la sua presentazione in banca. Così l’eventuale scelta del finanziamento agevolato fa parte allora di un’analisi finanziaria completadell’azienda. Informazioni che banche e commercialisti non sempre danno, a causa del loro carattere troppo generalista e dedicato agli aspetti fiscali”.