Intervento vice presidente Carlo Tudech all'incontro con Antonveneta


Dibattito a Villa Manin, critica anche Confidimprese. L’ad dell’istituto acquisito di recente da MontePaschi: «Garantiremo sostegno agli imprenditori piccoli e medi»
L'impresa chiede credito, Antonveneta si impegna

Il presidente regionale di Confindustria Valduga: «Tra sistema bancario e industria c’è un distacco che va colmato»

Palmanova: Meno finanza, più credito all'impresa. Questa la promessa con cui i rinnovati vertici di Antonveneta si presentano alle categorie produttive del Friuli Venezia Giulia. A lanciare la sfida, nel corso di un convegno tenutosi a Villa Manin alla presenza del presidente regionale di Confindustria Adalberto Valduga e del vicepresidente della Giunta regionale Luca Ciriani, il presidente Andrea Pisaneschi e l'amministratore delegato Giuseppe Menzi, nominati a giugno dopo il perfezionamento dell'acquisizione da parte del gruppo Monte dei Paschi. «L'acquisto di Antonveneta - ha dichiarato Pisaneschi a Passariano - ci ha consentito di diventare il terzo gruppo bancario nazionale. Un gruppo che grazie ad Antonveneta acquisisce un forte radicamento del Nordest e anche in Friuli Venezia Giulia, dove abbiamo una quota di mercato pari al 7,4 della raccolta e al 4,2\% degli impieghi. Siamo pronti a fare la nostra parte per rispondere alle esigenze di un territorio e di un mondo produttivo tradizionalmente votato all'export e all'innovazione». Per Antonveneta si tratta di un nuovo inizio, con una "mission" ben precisa. Quella di consentire al gruppo Mps lo sbarco in massa nel Nordest, forte della rete di 400 filiali - 1.000 a livello nazionale - portata in dote al gruppo senese. «È partito un nuovo progetto per il Triveneto - ha annunciato l'ad Giuseppe Menzi - e per il Friuli Venezia Giulia, dove contiamo su una rete di 66 filiali e su un volume di impieghi che ammonta a 1.250 milioni di euro. Siamo fortemente motivati a dimostrarci una banca con una forte vocazione alla piccola media impresa, che è il cuore pulsante dell'economia di questa regione. Tutti i dati economici dimostrano che questo territorio ha ottimi fondamentali, dal Pil che cresce sopra la media nazionale all'export e all'occupazione». Una promessa, quella di Menzi, che è anche la risposta all'appello lanciato dalle categorie economiche e dal mondo politico regionale. A farsene interprete il leader degli industriali regionali Adalberto Valduga, secondo il quale «tra sistema bancario e impresa c'è un distacco che va colmato, tanto più in un momento in cui le crisi del sistema finanziario si sono scaricate sul mondo produttivo, colpito da una crescente mancanza di liquidità». Ancora più critico il vicepresidente di Confidimprese FVG Carlo Tudech: «Nel settore dell'artigianato il tasso di perdita sui crediti alle imprese artigiane è tra i più bassi d'Italia, solo il 5 per mille, i tassi di interesse praticati dalle banche dovrebbero tenerne conto». Dall'assessore all'Industria Ciriani, invece, l'invito a «promuovere il territorio in un momento di crisi che non riguarda soltanto le imprese, ma anche i conti pubblici».  Richieste alle quali il direttore generale del Monte dei Paschi Antonio Vigni risponde promettendo trasparenza: «Dobbiamo incominciare a fare i conti con Basilea 2, che imporrà a tutti, banche e clienti, criteri più rigorosi di selezione degli impieghi. Mps, da parte sua, è pronto a portare al Nordest la sua tradizionale vocazione a investire nei settori più innovativi. Con Antonveneta diventiamo la prima rete presente nel Nordest sotto un unico "brand", pronti a espandere una clientela che vanta già mezzo milione di imprese. Alle quali non abbiamo mai fatto mancare la linfa del credito: a dimostrarlo, sia pure in un momento di crisi, la crescita dell'8\% negli impieghi». Riccardo De Toma
Il Gazzettino - Martedi' 22 Luglio 2008 - Edizione Udine