Il credit crunch è una realtà

«Il credit crunch non è uno slogan giornalistico ma una realtà che le nostre imprese vivono quotidianamente». Lo ha detto ieri, anticipando i temi dell’assemblea di oggi, a Udine, Giovanni Battista Gregoris, presidente di Confidimprese del Friuli Venezia Giulia. «Il credit crunch - ha aggiunto Gregoris - è una realtà che le nostre imprese vivono quotidianamente e che vede il nostro Confidi impegnato in prima linea a sostegno delle attività economiche in modo attento, conservando quello spirito mutualistico che ha saputo sostenere negli anni le imprese udinesi e pordenonesi». «La perdurante situazione economica negativa si riflette sulle imprese e sulla qualità dei loro rapporti di credito, aumentando le probabilità di default - ha aggiunto il presidente -. Ciò nonostante, il Confidi ha cercato di soddisfare il più possibile le istanze presentate dai soci, anche se in questo periodo non è stato ovviamente possibile coniugare l’impegno mutualistico, la difficile situazione congiunturale ed il pareggio di bilancio». Il riconoscimento del ruolo di Confidimprese FVG è sottolineato anche dall’iscrizione di 475 nuove imprese, dato che viene letto dal presidente Gregoris come «una testimonianza del gradimento dei servizi dati dal Confidi». Pensando al totale delle aziende iscritte all’Albo delle imprese artigiane delle Cciaa di Udine e Pordenone, il presidente riflette sui margini di ulteriore penetrazione nel mondo artigiano regionale, rappresentato da Confidimprese FVG nella percentuale di poco più del 40%. «I 208 milioni dei nuovi affidamenti garantiti nel corso del 2011, nonostante congiuntura e credit crunch, dimostrano - ha detto ancora Gregoris - la forte volontà del Confidi nel sostenere le aziende anche di fronte a una situazione economica negativa, che si riverbera inevitabilmente sulle imprese socie. Tra i progetti futuri, il cda prosegue nella verifica della possibilità di attuare nuove aggregazioni con altri confidi o porre in essere collaborazioni innovative quali ad esempio la costituzione di una federazione del tipo di quella realizzata dalle banche di credito cooperativo, in grado di garantire ai Confidi aderenti economie di scala e miglioramento professionale».
Messaggero Veneto 08.05.12