Confidi e Bcc, convenzione per la ripresa

L’accordo UDINE. Una firma che anticipa il futuro assetto di CONFIDI Friuli e Confidimprese FVG con l’obiettivo di rendere più facile l’accesso al credito per le piccole imprese. Nella sede di CONFIDI Friuli in via Carducci a Udine, i presidenti dei due CONFIDI, Enzo Pertoldi e Daniele Nonino, e il presidente della Federazione delle Banche di Credito cooperativo Giuseppe Graffi Brunoro – presenti anche gli amministratori delegati di CONFIDI Friuli, Michele Bortolussi e Giovanni Da Pozzo, il direttore di Confimprese Fvg Sandro Rozzino e il direttore generale delle Bcc Gilberto Noacco – hanno sottoscritto la Convenzione unica 2009, intesa legata alla trasformazione dei CONFIDI più grandi, ovvero quelli con un’attività finanziaria superiore ai 75 milioni, in intermediari finanziari, con obblighi di vigilanza assimilabili a quelli delle banche. In sostanza, abbandonato il tradizionale approccio alla valutazione del rischio, anche i due CONFIDI locali diventeranno soggetti finanziari evoluti 107 (dal numero dell’articolo del Testo unico bancario che definisce i contorni del nuovo soggetto), dotati delle risorse per fare consulenza finanziaria, con modelli di governance definiti e processi decisionali rintracciabili. La Convenzione siglata con le Bcc da parte dell’aggregazione di industria e commercio (CONFIDI Friuli) e dell’artigianato (Confidimprese FVG) tiene appunto conto del percorso verso il 107. La novità sostanziale per le imprese? La garanzia deliberata dai CONFIDI avrà un valore superiore rispetto a prima. In concreto, se gli attuali finanziamenti delle banche alle imprese ponderano il credito al 75%, l’accordo con le Bcc prevede invece che l’assorbimento patrimoniale a presidio del rischio di credito sulla quota garantita dai CONFIDI si riduca al 20%. Con una garanzia più “pesante” in mano, l’imprenditore avrà appunto una maggiore facilità di accesso al credito.
Messaggero Veneto 01/10/2009