Artigiani e banche, patto sul credito

Il comitato di Pordenone e quello di Udine si sono fusi. Ma sul territorio provincia restano ancora le assemblee
 
Nasce Confidimprese: iter più snello e maggiori garanzie per finanziare le microaziende
 
L'artigianato si muove oramai da tempo verso l'aumento degli investimenti bancari. Si parla di un 10,8\% in più nel primo trimestre del 2007. Proprio in questo rapporto che si inseriscono i consorzi di garanzia fidi, un elemento fondamentale per essere preparati all'applicazione degli Accordi di Basilea 2. «Codificare un linguaggio comune - sostiene Silvano Pascolo, presidente Confartigianato Pordenone - tra banche, confidi e mercato diventa strategico, perchè il credito deve essere sempre più leva di sviluppo, innovazione e investimento».

Ed ecco che, per far fronte alle problematiche delle difficoltà di erogazione di credito e semplificare gli iter i soci del Congafi Artigiani di Pordenone e Congafi Artigiani di Udine sono stati chiamati ieri per approvare il progetto di fusione degli enti di garanzia provinciale e hanno decretato la nascita di Confidimprese FVG. «Ci siamo incorporati a Udine - ha spiegato il presidente Confidimprese Giovanni Battista Gregoris - perché Udine è già una cooperativa (condizione sine qua non posta dalla nuova legge), mentre noi siamo ancora un consorzio puro. Aderendo a Udine salvaguardiamo la nostra territorialità, perché a Pordenone manteniamo sede e assemblee, ma aumentiamo la nostra presenza perché potremo operare su tutta la regione senza limiti di territorio». Confidimprese è uno "strumento" in grado di offrire alle imprese (prevalentemente artigiane ma anche a tutte le Pmi iscritte alle Camere di Commercio della regione) servizi evoluti di consulenza finanziaria e, sottolinea Gregoris, «migliorerà il criterio di valutazione del merito creditizio da parte del sistema e questo consentirà alle aziende di poter contare su uno strumento che ha maggiore forza contrattuale e una migliore efficacia della garanzia prestata».

Dopo Basilea 2, le banche accantonano 8 euro ogni 100 prestati; la nascita di Confidimprese, date le maggiori garanzie offerte agli istituti bancari, porterà l'accantonamento a 4,8 euro ogni 100, con un costo del denaro più basso, dunque, per le imprese. La partenza è prevista per il 1 gennaio 2008: da quel momento i rapporti con gli istituti bancari si snelliranno, gli iter e le procedure di prestito saranno gestiti dallo stesso Confidimprese e questo, conclude Gregoris, «è un passo assolutamente necessario, un'evoluzione naturale dell'operatività fino a qui portata avanti per la crescita economica e professionale della categoria artigiana. Le nostre aziende devono infatti ottenere una garanzia efficace che consenta loro di presentarsi alle sfide economiche avendo a fianco un partner valido, efficace e operativo».

Francesca Orlando

Tratto da  Il Gazzettino 23/09/2007